sabato 14 aprile 2007

Breaking news.

KYOTO 9.55 a.m. - Fonti attendibili confermano l'avvenuto rapimento di Paolo. I sequestratori, probabilmente affiliati alla falange armata di estrema sinistra, non hanno ancora reso note le condizioni per il rilascio. La polizia, Giulio e Fede brancolano nel buio.

Fonte Ansa

giovedì 12 aprile 2007

Discovery Channel



Normale






Strano






Molto strano





Ringraziamo il "Piccolo chimico" per aver cresciuto così bene generazioni di cuochi cinesi.
Si accettano ipotesi e spiegazioni sul contenuto della tazza e su come esso risulti immune all'azione della forza di gravità.
Grazie.



Ah. Quasi scordavamo. Lui è Paolo, il nostro animale da compagnia. E' un pesce, vive nel fornetto elettrico della cucina. Dite Ciao a Paolo...!

Giulio, Fede e saluti da Paolo

chapter #3 - Cose sparse a caso fino ad oggi

Sabato di Pasqua
Finalmente incontrato Timmy che millatando conoscenze approfondite del luogo esclama:" Ve lo faccio vedere Ioooo Kyotooo" (da leggersi con accento da Totò), ci trascina sotto la pioggia per un paio d'ore alla ricerca di un buon posto dove mangiare.
Morale: finiti nel peggior catena di ristoranti cinesi. Non è colpa di Timmy, lo sappiamo, ma ci piace pensare che nonostante sia stato qui l'anno scorso, nn ne sappia una pippa più di noialtri.

Pasqua
Abbiamo scoperto che in Giappone la messa è in Giapponese (oibò). Fino a questo momento la partecipazione ad un rito cattolico è stata la cosa più esotica fatta in Giappone dal Fede. Anche senza un negozio di caschetti protettivi all'ingresso, il segno della pace qui è fatto inchinandosi rispettosamente verso il vicino e rischiando capocciate.
Pranzo di Pasqua: agnello. E per "agnello" intendiamo SUSHI.
Con gran gioia di quel ingordo panzuto di Giulio che ne va matto, siamo finiti al Kaitenzushi. Alleghiamo video su YouTube per evitare lunghe e girevoli spiegazioni
http://www.youtube.com/watch?v=NyZvv1SGRjg

Pasquetta
Ovviamente grigliata. E con "grigliata" intendiamo dire che nn ci ricordiamo un piffero. Anzi no, siamo andati al Nijo-jo, alias castello di tal Shogun (nn quello degli stuzzicadenti o dei coltelli) (memo. chiedere al primo giapponese che passa se anche qui gli stuzzicadenti sono della stessa marca e se questo possa essere offensivo per loro) Iemitsu.
Una curiosità assai carina. Siccome all'epoca il Giappone era un posto tranquillo più o meno come Baghdad, il signorotto, per paura di essere affettato a tradimento e non, si fece costruire un pavimento che squittisce, e nn come quello del nostro dormitorio che ci riesce solo grazie ai topi che vi alloggiano. Cmq qui poichè sono molto poetici l'hanno chiamato pavimento "a usignolo". Bello.

Martedì. Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per i trasporti. Un pericolo in più per i giapponesi.
Avuta conferma che un abbonamento del bus mensile avrebbe comportato la vendita di un rene di Fede (Giulio ringrazia e si coccola il suo in più), scatta la fase 2 dell'operazione in codice "Banzai" (giusto per tuffarci a capofitto negli stereotipi da Gialappa's).
Ci si compra una bici usata. Yuppiiiii.
Dovete sapere che se per il Fede il peggior nemico è il bagno del dormitorio, per Giulio fin dal primo giorno è venuto in odio il modo di guidare le bici dei giapponesi. Rimandando ad un altro post la rubrica "Ossa rotte e nasi fratturati", vi basti sapere che per Giulio l'acquisto di una bici nn c'entra con i trasporti ma trattasi di pura e semplice vendetta, da operare a sangue freddo nei confronti di inermi vittime giapponesi, pedoni e non.

E finalmente - OGGI
Anche se siamo stati nel tempio probabilmente più bello di Kyoto, il Kinkakuji per la cronaca, vi racconteremo di come i nostri eroi continuano a far minchiate.
Usciti dal tempio, i nostri decidono di incamminarsi nel tentativo di raggiungere una montagna vicina. Arrivati all'ora di pranzo e dispersi in una sorta di quartierino bene, come nel miglior cartone Disney vengono attirati verso un profumino coi fiocchi di robba alla griglia. Fin da subito si rendono conto di essere di fronte a una sorta di Beauty Farm, con tanto di piscine e bowling, e un ristorantino fatto apposta vicino alla strada per attirare gli allocchi come noi. Un barlume di coscienza sembra fermarci sulla porta quando vediamo un tratto di interno, e ci rendiamo conto che stiamo per fare una cazzata. Ma ovviamente finisce che entriamo.
Trattasi di ristornate extra-lusso in puro stile tradizionale giappo, dove pur di nn fare figure di merda finiamo per ordinare un piattino di roba, tipo antipasto. Che ovviamente all'ora di pranzo provoca lo stesso effetto dell'aria fritta.
Usciti soddisfatti dall'ambiente, ma ovviamente con alcuni dubbi sulla scelta fatta, al commento di Giulio:"Certo che siamo proprio degli idioti", Franz, osservando una placida paperella nuotare nel fiume, risponde cortese "Qwak" (storia e dialoghi realmente accaduti)

"Arrapao" - ovvero incontri ravvicinati tra Franz e il gentil sesso
Ambientazione: centro di Kyoto
Personaggi: Giulio, Franz e Fede visto che c'era
Antefatto: Giulio sta disperatamente cercando un internet cafè.
Giunti a un incrocio i tre si fermano al rosso del semaforo. Giulio fa notare a Franz la qualità della fauna femminile situatasi alle nostre spalle.
Franz inebetito stile pesce rosso dalla vista tenta di cavarsi d'impiccio e cambiare discorso: "Forse quello è un internet cafè" indicando il lato opposto della strada.
Giulio "Ma sei sicuro Franz? Nn mi pare"
Franz, balbetta qualcosa tipo "Non lo so, sono un po' confuso."
La cosa sarebbe morta lì se dall'altra parte della strada nn ci fosse stato altro che un barbiere.

Prolissi come al solito ma un po' più stanchi. E' l'una e mezza e domattina sveglia.

Giulio e Fede

mercoledì 11 aprile 2007

Il Sacro e il Profano

Ciliegi in fiore
In questo periodo i giapponesi sono completamente rapiti dall'arrivo della primavera. E fanno bene!
Il padre-homestay di Franz, vero esperto a quanto pare, dice che siamo solo all'80% delle potenzialità del fenomeno.
(foto by Giulio)

Intanto potete notare come i vostri cari diventino fotografi cazzuti quando ci si mettono. (lo so, lo so, il più lo fa il ciliegio...)


(foto by Fede)

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Power Rangers, o qualcosa di simile, incitano al voto per il Sig. Tanaka, candidato alle elezioni circoscrizionali (credo) di domenica 8. Non ho ben capito se c'era una velata minaccia a smettere di proteggere la terra da eventuali attacchi alieni.
Tranquilli, vi terremo aggiornati sui risultati.
E cmq, no, purtroppo Godzilla non l'abbiamo ancora visto!





Continuano i tentativi di risolvere l'annoso problema-bagno.
In questa foto si cerca nel reparto cuscini qualcosa per rendere meno sgradevole la ritirata.

Come potete vedere dall'espressione del Fede, restano cmq molti dubbi.

lunedì 9 aprile 2007

chapter #2 - Riassunto delle puntate precedenti (da Venerdì a Domenica)

La pensione Kitashirakawa ci sbatte fuori alle 10 del mattino, nn senza prima averci offerto una lauta colazione giapponese. Vagabondaggio tra ciliegi fino alle 13, ora del fatidico test d'ingresso nella scuola di lingua. Ovviamente i nostri prodi tentano un ruspante ripasso di kanji in zona cesarini, che li rende consapevoli di aver toccato il fondo, ovvero da adesso in poi si può solo migliorare, con la lingua, in tutti i sensi (questa è gratis).
Com'è andato il test ancora nn si sa, certo è che Franz ne è uscito tranquillo, noi due col sorriso degli stolti. Anche in questa occasione siamo stati sequestrati dopo 3,5 secondi dalla consegna del test, per essere trasportati fino al dormitorio da un simpatico giapponese appassionato di spagnolo ("muchos coches", "emperador", "fiesta").

IL DORMITORIO (da pronunciare con accento e sentimenti Fantozziani)
All'arrivo ci accoglie benevolo la versione locale e marpiona di "Herr Direktor", trattasi di giapponese molto stempiato, o con la fronte assai alta, che dopo averci fatto scaricare i bagagli, ci invita alla firma del contratto.

Questo lieto evento prevede, nell'ordine:
- atteggiamenti da compagnone col Fede, che destreggiando un inglese da far invidia all'intero galles, si intrattiene col Direktor, quest'ultimo dotato del peggior inglese mai sentito su un'isola.
- spiegazione dei costi. Noi fortunattissimi ospiti dell'università che ha una convenzione con l'omino paghiamo un prezzo stracciato, solo elettricità in stanza e internetto, wow.
- "I want you to understand", ovvero le clausole e clausolette. La cosa che fin da subito preme all'omino-direktor è la salvaguardia del pudore delle compatriote. Questo ci porta al punto seguente.
- Come Giulio diventa latin-lover.
Herr Direktor, che fino ad allora aveva cagato solo Fede, volge il suo sguardo al caro Giulio e inizia un simpatico racconto. Riassunto: 2006, tizio italiano scopa giapponese in stanza la notte prima della partenza, la mattina nn si sveglia, herr direktor preoccupato lo cerca, entra in stanza (cosa che altrimenti nn farebbe mai, giura sulla madre), e assiste a ciò che lui chiama una brutta scena.Fine riassunto. Ora, non che Giulio avesse niente a che vedere con la faccenda, ma pare che il fatto di essere italiano costituisca già una colpa, perchè per noi "è facile rimorchiare".
Oltre ad essere la prima volta nella storia che una persona giudica Giulio un latin-lover, speriamo tutti che questo costituisca il cosiddetto "buon inizio".
- firma in duplice copia del contratto.

Usciti dall'ufficio col sorriso sulle labbra ci avventuriamo alla scoperta di questo nuovo mondo.
Camera: singola, un letto, alcuni armadi/etti, scrivania sollevabile per l'accesso al terrazzino (dove Giulio trova una lattuga marcia di benvenuto. Che culo.), frigo, internet 100Mb. Wow. Rischio malattie: basso (eccetto i funghi, nn porcini)
Cucina: due ambienti, nel primo due tavoli assai onti e alcuni mobiletti appoggia roba, altrettanto onti, nel secondo, ovvero fornelli e lavelli, l'elemento imperante è il Lurido (dicesi Lurido, s.m. Miscela di grassi animali, olii vegetali, bruciatura, pezzi vari di cibi mesozoici e pelo pubico) che ricopre con l'aderenza di un domopak ogni superficie piana o rotonda. Tanto per dirne un'altra, è l'unico punto del dormitorio dove si fuma. Rischio malattie: alto (spec. mortali o infettive) Nuove specie batteriche: 2 Nuove varietà di funghi o muffe: 5
IL CESSO: Dal Vangelo secondo Giulio: prendete il puzzo di piscio di un autogrill senza inservienti e il Lurido della cucina del nostro dormitorio, mescolate per bene e spargete su pavimenti, pareti e soffitto del vostro bagno. Usatelo un paio di settimane senza mai lavarvi. Ora potete entrare nei nostri cessi e resistere più di 30 secondi. Lavandini allo sbando. Cessi, cessi, cessi. Il Fede ha trovato il suo peggior nemico. Io cerco di entrare in sintonia con le nuove specie animali del pavimento, ma mi sa che sarà un lavoro lungo.
The bathroom: Dal Vangelo secondo Fede: il primo sguardo e la prima sniffata lo fanno entrare nella top ten dei peggiori cessi da me visitati, ma ad un più attento esame risulta scalare prepotentemente la classifica e salire sul podio, preceduto soltanto dalla latrina del Royal Exchange (Camden Town, Londra) e il "coso" del Rototom. No, davvero, è una merda. Lasciando stare che all'ingresso l'odore è qualcosa di importante, ho potuto imparare tante belle cose dalla visita del luogo. L'orina dopo qualche settimana (mese? anno? boh?) che giace ai piedi della tazza assume una gradevole colorazione biancastra. Metodo di pulizia del vano cesso: 3 "arbre magic" appesi alla porta. Tempo di scollatura della ciabatta dal pavimento: alcuni secondi. Non ho ancora verificato, ma apparentemente il corretto uso dei lavandini qua dentro consiste nel riempirli di acqua stagnante e cose e utilizzarli per la coltura delle zanzare. E' nota la mia resistenza all'onto, al fetore e lerciume vario, ma sta cosa qua è inquietante. Tre mesi si superano, ma c'è gente che vive qua dentro da anni. Smack, 'na merda. Per la cronaca il mio intestino nn ha ancora affrontato la realtà e ha finora deciso di ignorare.

Troppo stanchi per qualsiasi cosa (ricordiamo che è solo il 2° giorno), i nostri decidono di ritirarsi nelle loro stanze. Ovviamente nn prima di aver perso un paio d'ore con un finto problema alla connessione internet di Giulio, il quale, povero stolto ex-mago dei computer, aveva connesso il proprio pc al proprio pc (per dire le cose in maniera che tutti capiscano e possano prenderlo in giro).

Lo chef consiglia:
Colazione: frittata, insalata, risciacquatura di caffè, pane tagliato poco fine e marmellata.
Pranzo: robino alla boulangerie
Cena: okonomiyaki nella più bella bettola fin'ora trovata. Era la casa di un vecchietto che aveva ricavato da una stanza una sorta di ristorantino con tre tavoli, uno dei quali usato per cucinare. Sembrava il solito oste scorbutico, ma contro le previsioni del Fede, il giapponese sorride e fa da baby-sitter ai nipoti scorrazzanti. Scena bellina, mangiato bene e speso pochissimo.

Giulio e Fede